Un corretto approccio e una gestione appropriata per la cura a domicilio del paziente fragile
La popolazione italiana sta invecchiando e sta aumentando il numero delle persone fragili, di età avanzata o comunque affette da patologie multiple, croniche, con uno stato di salute instabile, spesso con una disabilità e con difficoltà di tipo socioeconomico.
È sempre più urgente trovare soluzioni realmente efficaci per rispondere al bisogno di salute della cittadinanza.
L'attuale organizzazione sanitaria territoriale non sembra fornire le risposte alla domanda e mostra ampie aree di miglioramento.
Riteniamo che per migliorare l’approccio al paziente fragile sia fondamentale, una volta identificato e segnalato dal medico curante o al momento della dimissione da un ricovero, definire un percorso adeguato a contrastare l’isolamento sociale, coinvolgere i servizi territoriali e comprendere se vi è un nucleo familiare in grado di sostenerlo o meno.
Un’adeguata presa in carico è fondamentale non solo per migliorare gli out come del paziente, ma anche per prevenire le complicanze ed evitare una re-ospedalizzazione precoce.
MODELLO OSPEDALE DIFFUSO... A CASA
Il gruppo di lavoro MiC (Medici in Casa) opera secondo principi di organizzazione e coordinamento, multidiscipinarietà, agilità di struttura, flessibilità e rigore.
È un team costituito da più di 50 professionisti della salute specializzati nelle maggiori branche sia mediche che non (circa 20).
L’attività del MiC si svolge a domicilio del paziente cercando sempre il coordinamento e la cooperazione con il medico di medicina generale che rimane la figura centrale nella gestione territoriale del malato.
Il contributo di una squadra come quella di Medici in Casa è quello di fornire un prezioso supporto nella gestione territoriale del paziente complesso che è preferibile mantenere nel comfort della propria abitazione, con consulenze specialistiche, visite complesse clinico-strumentali, esami diagnostici strumentali e di laboratorio, attività riabilitativa e infermieristica, supporto psicologico-psicoterapeutico.
L'esperienza ormai decennale del Dream Team Medici in Casa ci consente di proporre il modello quale prototipo di riferimento per progetti di riorganizzazione della sanità domiciliare dedicata al malato fragile e complesso.
Il nostro impegno attuale è quello di cercare attivamente il colloquio con le istituzioni sanitarie.
In particolare riteniamo che in prima istanza occorra finanziare un progetto pilota per "misurare" il modello operativo, la sua qualità percepita, l'efficacia, l'efficienza, il rapporto costo/beneficio, la protezione dell'ospedale da accessi evitabili o inappropriati e quindi il risparmio di risorse e denaro pubblico.
Nel frattempo... il Dream Team continua a fare al meglio ciò che sa fare.